Negli ultimi mesi la strategia Microsoft Xbox e futura console Xbox è diventata il tema più caldo nel gaming: riorganizzazione dei piani Game Pass, rialzi di prezzo, spinte sul cloud e sui portatili “Xbox-style”, fino ai segnali — contrastanti, per molti — sulla prossima generazione di console. Oggi, dopo le dichiarazioni e le comparsate pubbliche della presidente Sarah Bond, abbiamo tasselli in più: Microsoft ribadisce di investire in un nuovo hardware Xbox e mostra al pubblico i laboratori dove si prototipa la next-gen. Intanto, il Game Pass cambia pelle e listini, alimentando timori e discussioni nella community.

Perché si parla di “fine dell’hardware” e perché non è così semplice
Le discussioni partono da due fronti: prezzi e piani Game Pass e messaggi non sempre lineari sulla roadmap hardware. Dal 1° ottobre 2025 Microsoft ha rimodellato Game Pass in Essential, Premium e Ultimate, con aumenti sensibili (Ultimate +50% a 29,99$/mese) e differenze di catalogo/benefit tra i piani. L’upgrade di valore esiste (più giochi, Ubisoft+ Classics, miglioramenti al cloud), ma la percezione di stangata è reale e incide sulla fiducia.
In parallelo, voci e rumor su vendite non brillanti di Series X|S e su una possibile “PC-izzazione” di Xbox hanno suggerito a qualcuno un graduale disimpegno dall’hardware. Microsoft ha negato di voler uscire dalle console e, anzi, ha ribadito investimenti attivi sulla prossima generazione. Tuttavia, la community resta cauta: l’uscita su altri ecosistemi di alcuni titoli first-party e la forte spinta ai servizi fanno temere un ridimensionamento dell’hardware tradizionale.
Cosa ha detto e mostrato Sarah Bond: segnali concreti sulla futura console Xbox
Negli ultimi giorni Sarah Bond ha offerto segnali pubblici chiari:
- Conferma del lavoro sul prossimo hardware Xbox (“stiamo sviluppando la next-gen”), con riferimenti a prototipazione e design in corso.
- Tour nei laboratori di Redmond (Building 87) durante Good Morning America, dove Bond ha mostrato le aree in cui si progetta e si testa la prossima generazione di Xbox. È un messaggio deliberato: i team stanno prototipando la futura console, non è solo teoria.
- Richiamo — già noto dal podcast ufficiale — all’obiettivo di offrire “il più grande salto tecnico di sempre tra generazioni” per la futura console Xbox, confermando che la strategia Microsoft Xbox e futura console Xbox resta centrata su un nuovo hardware di punta come riferimento per gli sviluppatori.
Questi elementi smontano l’idea di una rinuncia totale alla console. Al contrario: Microsoft usa il palco mainstream (GMA) per posizionare la narrativa dell’hardware accanto alla spinta su servizi e portatili Windows-based.
Game Pass: nuovo posizionamento, nuove promesse (e nuove frizioni)
Il cuore della strategia sono i ricavi ricorrenti. Microsoft ha rimesso mano ai piani:
- Essential (ex Core): accesso a ~50+ giochi, cloud gaming incluso.
- Premium (ex Standard): ~200+ giochi, titoli Xbox entro un anno dal lancio (escluso Call of Duty), cloud illimitato.
- Ultimate: rimane l’unico con day-one (75+ l’anno), aggiunge Ubisoft+ Classics, EA Play e Fortnite Crew, streaming migliorato (fino a 1440p), premi e altri perk.
Bond ha anche rimarcato che Game Pass è profittevole, con un anno record per ricavi e payout agli sviluppatori. È un passaggio chiave per rispondere alla critica “il modello non regge”: se l’unit economics migliora, l’aumento di prezzo diventa sostenibile sul medio periodo.
Dove nasce l’attrito?
- Prezzo percepito: per molti giocatori PC-only e per gli utenti casual, la nuova soglia rende meno ovvio l’abbonamento continuativo. La sensazione di “pagare di più per avere quasi lo stesso” crea resistenza, nonostante le aggiunte.
- Messaggistica: l’apertura di alcuni giochi ai concorrenti e il rebrand veloce dei piani senza una roadmap “user-centric” cristallina hanno alimentato confusione. Servirà comunicare meglio il perché del riposizionamento (sostenibilità, qualità, più contenuti day-one su Ultimate) e il come (benefici concreti per ciascun profilo d’uso).
L’hardware nella strategia Microsoft Xbox e futura console Xbox
La presidente di Xbox ha descritto l’hardware come “target di sviluppo” e “esperienza di punta”: il dispositivo proprietario resta il riferimento tecnico per gli studi, mentre servizi e cloud portano il catalogo oltre la console. La strategia Microsoft Xbox e futura console Xbox è quindi ibrida: console di riferimento + moltiplicazione dei punti d’accesso (PC, cloud, handheld Windows-based).
Questa logica è coerente con il trend degli ultimi 10 anni: i titoli piattaforma-agnostici dominano, gli ecosistemi contano più del singolo hardware, e i ricavi ricorrenti sono il motore. Xbox non abbandona la console: la integra in un modello multipiattaforma, cercando scala dove si trova il pubblico.
Handheld “stile Xbox” e Windows: perché contano per la next-gen
La vetrina su Good Morning America ha spinto i ROG Xbox Ally (e Ally X), handheld con Windows 11 e interfaccia Xbox-first. Non sono “console Xbox” nel senso classico, ma estendono la piattaforma su un form factor che negli ultimi due anni ha acceso il mercato (Steam Deck, ROG Ally, Legion Go). Per Microsoft sono gateway perfetti a Game Pass, cloud e cross-entitlement. E ribadiscono il messaggio: giochi dove vuoi, restando dentro l’ecosistema Xbox.
Questa mossa non sostituisce la futura console Xbox; serve piuttosto a preparare il terreno: abituare l’utenza a device differenziati, a salvataggi e profili fluidi, e a esperienze “console-grade” fuori dal salotto.
Finestra temporale: quando aspettarsi la futura console Xbox?
Le fonti più credibili convergono su una finestra 2026–2027, con diversi report che puntano al 2027 come target condiviso anche da Sony per PS6; questo dato non è ufficiale, ma è coerente con i cicli storici e con l’attuale maturità tecnica. Nel frattempo, Bond ha ribadito il lavoro in corso con partner come AMD su APU di nuova generazione.
Per i giocatori significa che il 2026 sarà l’anno delle rivelazioni (specs, visione, retrocompatibilità, ray tracing/AI on-device) e il 2027 quello potenziale del lancio. Nel mentre, aspettati revisioni di Series X|S e un potenziamento della catena cloud per sostenere il nuovo Ultimate.
Timori della community: solo fumo o fuoco reale?
I timori sono comprensibili e, in parte, razionali:
- Prezzi Game Pass: l’aumento stressa l’elasticità della domanda. Una parte dell’utenza potrebbe scalare verso Premium o abbandonare l’abbonamento mantenendo acquisti “una tantum”.
- Messaggistica cross-platform: portare alcuni first-party su altre piattaforme può sembrare un tradimento dell’esclusiva. Microsoft risponde che si tratta di casi mirati, per alimentare le community e la sostenibilità dei live service.
- Identità di brand: la community vuole una console che guida il portfolio e definisce l’esperienza. Le parole e le immagini dai lab sono, in questo senso, rassicuranti: la futura console Xbox esiste nel piano e si prototipa adesso.
Cosa aspettarsi nei prossimi 12 mesi
- Narrativa hardware più esplicita: demo tecniche, feature-set (CPU/GPU con AI accelerators, storage più rapido, frame gen on-device), retrocompatibilità estesa e rispetto degli acquisti pregressi (punto che Bond ha già sottolineato).
- Game Pass Ultimate come flagship: day-one più aggressivi, bundle con servizi terzi (EA Play, Ubisoft+), cloud a qualità superiore e rewards più ricchi, per giustificare il nuovo prezzo.
- Espansione su handheld/PC: interfaccia Xbox-first su Windows, cross-save/cross-play ovunque, e promozione dei portatili partner come estensione naturale della libreria Xbox.
La strategia Microsoft Xbox e futura console Xbox mira a unire la console di riferimento (con “il più grande salto tecnico” mai visto) a un ecosistema scalabile (PC, cloud, handheld Windows) trainato da abbonamenti: non un’uscita dall’hardware, ma una espansione oltre l’hardware, con la console che resta cuore tecnico e simbolico del brand. A questo punto, è facile considerare che la futura console continuerà a essere il baricentro delle scelte d’acquisto dei gamer nei prossimi due anni.